Una studentessa marocchina di 16 anni, residente con la famiglia a Modena, nel
tentativo di salire sull'autobus alla rispettiva fermata, è stata investita dal
mezzo stesso, restando uccisa. Alcuni dei suoi compagni di scuola, presenti
alla tragedia, hanno pensato di riprendere il tutto con i telefonini e
successivamente di caricare i video sul portale YouTube. Nei filmati si poteva
vedere il corpo della ragazza morta sulla strada e alcuni commenti dei
compagni, senza dubbio fuori luogo, che dicevano: "Vai a vederla anche tu,
ha la testa staccata".
Eugenio Sponzilli, preside dell'Istituto d'Arte, frequentato dalla ragazza,
appena è venuto a conoscenza dei video caricati su YouTube, ha sporto denuncia
alla Polizia Postale, la quale ha provveduto a far eliminare immediatamente i
video. Il preside è preoccupato da questi comportamenti, che ha definito come
un "agghiacciante degenerazione delle relazioni umane di molti
adolescenti".
Come ben si sa da molto tempo, i cellulari sono molto diffusi tra gli
adolescenti e molto spesso sono stati il mezzo per deridere e umiliare compagni
di classe sul web. Secondo Sponzilli, molti studenti hanno pianto e altri sono
svenuti, così come altri hanno riso e ironizzato sul cadavere della giovane
ragazza, ritenendo che questa sia una cosa scandalosa e irreale, Sponzilli è
arrivato addirittura a chiedersi "cosa stia capitando ai nostri ragazzi,
ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo".
Una parte della colpa viene data ai genitori, infatti quando la scuola li
contatta per il comportamento del proprio figlio, incolpano i professori,
escludendo il figlio da qualsiasi atto di bullismo. Dopo questo tragico
avvenimento, il preside ha convocato un'assemblea scolastica con i
rappresentanti di classe, per discutere insieme dell'accaduto e di come fare
per evitare che accadano altre cose simili.
Gli studenti hanno poi organizzato una colletta per la famiglia della 16enne,
in modo che possano trasportare e seppellire il corpo in Marocco.
Tutto ciò ci fa riflettere su come sia oggi la scuola italiana e di quanti
ragazzi non siano più sensibili a niente, neanche ad una cosa dolorosa come la
morte; il preside conclude dicendo: "i ragazzi non hanno senso critico, ma
tutti hanno un cellulare nuovo e costoso". Come dargli torto?
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