Accordo tra ministero Istruzione e Interno per limitare il fenomeno Scuola: 1 ragazzo su 4 non si diploma Dispersione scolastica: non più del 73% dei giovani entra in possesso del titolo. Peggio di noi solo Portogallo e Grecia ROMA - Sono ancora troppi in Italia i ragazzi che non completano il corso di istruzioni superiore, vale a dire che lasciano la scuola prima di entrare in possesso del diploma di maturità. I DATI SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA - Uno studente su quattro in Italia non arriva al diploma di scuola media superiore. Conquista infatti il "pezzo di carta" il 72-73% dei ragazzi 18-19enni. Sono alcuni dati relativi alla dispersione scolastica diffusi recentemente dal ministero dell'Istruzione. Per tutta la durata della scuola dell'obbligo i tassi di dispersione scolastica sono in Italia quasi irrilevanti: nelle scuole elementari il tasso di scolarizzazione sfiora il 100%, con una dispersione scolastica dello 0,08%.
ACCORDO ISTRUZIONE-INTERNO - Per fronteggiare la dispersione scolastica il ministro dell'Istruzione Moratti ha stretto un accordo con il ministero dell'Interno. Con il protocollo siglato dai due dicasteri, valido fino a tutto il 2006, ministero dell'Interno e dell'Istruzione si impegnano a collaborare nell'ambito degli interventi previsti dal Pon (Programma operativo nazionale) "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia (Interno) e del Pon "La scuola per lo sviluppò (Istruzione)" per il rafforzamento delle basi culturali e della convivenza civile dei cittadini, lo sviluppo di una maggiore coesione sociale, la sicurezza nel territorio, la riduzione dei fenomeni di criminalità e di disagio sociale. Si punta così a rafforzare la legalità in aree a particolare densità criminale, anche attraverso interventi di formazione; a costituire Centri per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica e del disagio giovanile; al miglioramento delle tecnologie presenti nelle scuole; alla formazione continua dei giovani adulti. Per l'attuazione del protocollo sarà costituito un comitato tecnico-scientifico paritetico che definirà a livello centrale la programmazione, la ripartizione, la gestione, il monitoraggio e la valutazione delle iniziative. In linea di massima, gli interventi spetteranno alle istituzioni scolastiche. 6 febbraio 2004 - www.corriere.it - CRONACHE |