In arrivo le competenze
chiave a 16 anni
Tuttoscuola
- 12-06-2007
La Finanziaria 2007 nel
fissare a 16 anni il nuovo obbligo di istruzione aveva anche stabilito un
termine perentorio per l'avvio dell'operazione: il 1° settembre 2007. Il
decreto Bersani bis, poi diventato legge n. 40/2007, aveva a sua volta
modificato l'impianto del secondo ciclo definito dalla riforma Moratti
ripristinando l'istruzione tecnica e quella professionale accanto all'area
liceale, e confermando, sia pure transitoriamente, i corsi triennali di
competenza delle Regioni.
L'insieme ("combinato disposto") delle due normative opera
dunque, simultaneamente, in due direzioni: l'aumento generalizzato dell'obbligo
di istruzione e il ripristino della canalizzazione della domanda nei quattro
alvei pre-Moratti (e pre-Berlinguer): liceale (cui si aggrega il settore
artistico), tecnico, professionale, e della ex formazione professionale
regionale, in buona parte riversatasi nei corsi triennali previsti dalla
riforma Moratti.
La prima operazione, insomma, guarda al futuro e punta sulla costruzione di
un'area di conoscenze e competenze comune ai quattro canali. La seconda, in
attesa del riordino complessivo dell'istruzione secondaria (31 luglio 2008, con
decorrenza dall'anno scolastico 2009-2010), si riconnette invece al passato
della scuola italiana, un passato di forti differenze e di difficile
comunicabilità tra i quattro diversi ordini e indirizzi di secondaria
superiore.
Il rischio è che il nucleo delle competenze comuni a tutti i sedicenni finisca
per ridursi, almeno fino alla riforma generale, a formule molto astratte e
generiche, compatibili con lo svolgimento di programmi che restano quelli
tradizionali.
Forse la decisione più saggia sarebbe quella di considerare il biennio
2007-2009 come un grande laboratorio, stabilendo però fin da ora che occorrerà
arrivare al 2009-2010 avendo nel frattempo costruito un consistente sistema di
obiettivi e di indicatori di performance, relativi alle competenze chiave nelle
principali arre disciplinari (o "assi culturali", per usare un
linguaggio più europeo).
FONTE:
http://www.didaweb.net:80/fuoriregistro