Più Bibbia a scuola, l´appello degli intellettuali
Da
Cacciari a Eco, dalla Hack a Vattimo, centinaia di firme illustri. "Se ne
discuta anche fuori dall´ora di religione"
"È un testo indispensabile per la formazione culturale di ogni
studente"
«Portiamo la Bibbia nelle scuole. Affinché l´opera letteraria di tutti i tempi
venga sempre più considerata componente indispensabile nella formazione
culturale di ogni studente e di ogni cittadino». Sono centinaia gli
intellettuali, cattolici e non, biblisti, docenti universitari, insegnanti, che
hanno sottoscritto l´appello lanciato
dall´associazione laica "Biblia" al ministero dell´Istruzione e
della Ricerca e al mondo della scuola affinché i giovani riscoprano le radici
profonde della nostra cultura. Tra i primi firmatari Massimo Cacciari, Umberto
Eco, Margerita Hack, Emanuele Luzzatti, Amos Luzzatto, Gianfranco Ravasi,
Gianni Vattimo. Più di 5mila le firme già raccolte tra i cittadini. «Non
vogliamo interferire con l´ora di religione - spiega Agnese Cini Tassinario,
presidente di "Biblia". - E non vogliamo venga introdotta un´ora di
istruzione biblica. Chiediamo che la Bibbia, grande assente della nostra
formazione culturale, torni ad essere frequentata, studiata, discussa,
all´interno dei diversi insegnamenti».
I promotori dell´appello, si propongono di smuovere «l´indecisione e i
temporeggiamenti» del ministro Moratti e le «resistenze» ancora presenti
all´interno della Conferenza episcopale italiana. «Teologi, critici ed esegeti
riconoscono da tempo il valore letterario della Bibbia. Il racconto dei tempi
dell´uomo misurati col tempo di Dio. Un testo in cui si ritrova il fondamento
comune delle tre religioni monoteistiche: ebraismo, cristianesimo e islamismo».
L´appello denuncia come nel dibattito sulla riforma dei programmi scolastici
permanga un´attenzione inadeguata nei confronti della Bibbia e della sua
influenza diretta e indiretta sulla storia dell´Occidente. «Una carenza che
incide negativamente sulla comprensione della letteratura, dell´arte, della
musica, della politica, del diritto, dell´economia e in genere della storia
culturale dell´Occidente». Mentre «una riscoperta consapevole e rigorosa della
matrice biblica è particolarmente urgente in questo momento storico, segnato
dall´inedita presenza in Italia e in Europa di comunità religiose numericamente
crescenti e diverse da quelle di origine ebraica e cristiana».
Carlo Brambilla
Repubblica
- 12-11-2005
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